Il Montiferru - Ambiente e Cenni Storici
Il Montiferru è una sub regione della Sardegna centro occidentale. Prende il nome dall'omonimo massiccio vulcanico spento da più di un milione di anni.
L'origine di questo termine sembra dovuta alla presenza di miniere di ferro ma secondo lo studioso e archeologo Pietro Pes, "Montiferru" indicherebbe "Monti di Verro", altro nome della città di Cornus.
L'antica attività eruttiva ha caratterizzato l'aspetto geologico del territorio con formazioni di trachiti, fonoliti, rioliti e basalti colonnari.
In località Capo Nieddu (Cuglieri) si può ammirare come un'eruzione vulcanica sottomarina, raffreddandosi lentamente, abbia formato dei poligoni regolari di basalto che salgono dal fondale marino (Il Selciato del Gigante).
Le Coste del Montiferru presentano ambienti molto vari.
Verso nord le alte scogliere di basalto ospitano colonie di uccelli marini. Piu' a sud le falesie di calcare che il mare ha modellato creando insenature,grotte e un'arco naturale di roccia di notevole bellezza. Infine la spiaggia di Is Arenas collega il Montiferru con il Sinis.
IL TERRITORIO DEL MONTIFERRU
presenta molteplici ambienti naturali incontaminati nel breve tratto di 20 km si va dal mare fino alla cima più alta del massiccio, il Monte Urtigu 1050m, sul quale Alberto La Marmora nel 1826 piazzò un segnale trigonometrico. Da questa cima riusciva a scorgere l'Isola dell'Asinara a 108km e la Sella del Diavolo e la Torre di San Pancrazio a Cagliari. Nelle osservazioni notturne dalla Torre riusciva a scorgere una lanterna ad acetilene posta sul Monte Urtigu
LA VEGETAZIONE
costiera è tipica del mediterraneo: rosmarino, ginestra, euforbia, lentischio, cisto, mirto ed elicriso. Le pendici collinari sono coltivate a uliveti, vigneti e frutteti. Dai 400m fino ai 900m la natura torna sovrana e boschi di lecci, querce, castagni corbezzoli e roverelle ricoprono le alture del massiccio. Nel sottobosco vi è una grande varietà , ciclamini, violette, peonie, erica, pungitopo, digitale e rare orchidee selvatiche.
IL MONTIFERRU NELLA STORIA
Fin dai tempi più antichi l'uomo ha abitato questi luoghi, trovando un habitat favorevole ricco di selvaggina, corsi d'acqua e sorgenti perenni. In questa zona sono presenti numerosi monumenti delle antiche civiltà Sarde; "Tombe di giganti", "Domus de Janas" e "Nuraghi". Il complesso nuragico di NURACALE è il più interessante del Montiferru ed è sito nei pressi di Scano Montiferro. A poca distanza dal paese di Cuglieri si trova la "Domus de Janas di Serruggiu", una tra le più belle della Sardegna. Il Montiferru fu anche scenario di avvenimenti storici che videro la sua città capoluogo protagonista nella seconda guerra punica.
LA CITTA' DI CORNUS
fu fondata dai Cartaginesi nel VI sec. A.C. su un insediamento nuragico. E' sita nel territorio tra S'Archittu e Torre del Pozzo. Le abbondanti risorse naturali e le miniere di ferro fecero prosperare la città, che era costituita dall' acropoli cinta da mura, sulla collina di CORCHINAS e dai quartieri artigianali nelle zone sottostanti. Durante la Seconda Guerra Punica, Cornus, fu la città che più strenuamente si oppose agli eserciti di Roma. Il capo della rivolta fu il condottiero e patriota AMPSICORA che guidò l'esercito Sardo Punico contro i Romani che volevano estendere il loro dominio su tutta l'isola. Dopo diverse battaglie l'esercito romano capeggiato da Tito Manlio Torquato riuscì a sconfiggere i rivoltosi nel 215 A.C. spezzando le aspirazioni di indipendenza per molti secoli... Dopo l'assedio e la definitiva sconfitta Cornus, divenne una delle città romane più importanti dell'isola. In seguito in epoca altomedioevale fu uno dei primi centri di diffusione del Cristianesimo. Nel novecento Cornus fu oggetto di studi e campagne di scavo che sono ripresi negli ultimi anni con nuovo interesse. Gli studiosi intendono approfondire le conoscenze sulla città, che fu molto importante nel passato, ma di cui si conosce ancora troppo poco.